- 03Mar
- locodagroup
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Cos’è la BIOARCHITETTURA?
Negli anni 70’ si diffonde il concetto di ARCHITETTURA SOSTENIBILE, difatti si cominciò a porre maggiore attenzione alla salute dell’ uomo e all’ impiego in ambito edilizio di materiali che non fossero dannosi per l’ambiente e per chi lo vive.
Ma cos’è la BIOARCHITETTURA?
Disciplina che applica le nozioni relative alla salute dell’uomo e al rispetto dell’ambiente nello studio e nella realizzazione degli edifici, privilegiando l’utilizzo di materiali non inquinanti e di tecniche che consentano un risparmio energetico.
Per raggiungere l’obiettivo della sostenibilità dell’edilizia, i teorici di questa disciplina hanno teorizzato e creato strutture resilienti e autosufficienti: in grado di adattarsi al mutamento delle condizioni esterne, mantenendo inalterato il confort abitativo e senza l’uso eccessivo di fonti energetiche e materiali non rinnovabili.
I principi della bioarchitettura:
- RAPPORTO EDIFICIO–AMBIENTE
Non si può pensare di costruire un edificio ignorando il contesto in cui si inserisce. Non si può decidere di cementificare una zona beatamente incontaminata o di innalzare un grattacielo in un tessuto urbano minuto. - LE PREESISTENZE
Impossibile ignorare le preesistenze. L’ombra che generano sul nascituro edificio potrebbe essergli letale in inverno quando si ricerca il guadagno solare e l’illuminazione naturale. E vale anche il viceversa: il nuovo edificio non potrà essere eccessivamente più alto di quelli che lo circondano per evitare di fare loro ombra. - L’ORIENTAMENTO
Disponendo l’edificio in modo tale che il suo lato maggiore sia orientato lungo l’asse est–ovest, consentirà di ridurre le dispersioni termiche invernali ed estive. - DISPOSIZIONE DEGLI AMBIENTI
Attenzione alla disposizione degli ambienti: è opportuno disporre gli ambienti di servizio a nord e quelli più utilizzati durante la giornata a sud. - MATERIALI
Che siano materiali riciclabili, naturali o riciclati. La salute degli occupanti è subordinata alla presenza di materiali salutari, che non emettano sostanze inquinanti, mentre per garantire la salute dell’ambiente, è necessario che i materiali impiegati nelle costruzioni siano riciclati e riciclabili a loro volta. Sarebbe opportuno, inoltre che il loro ciclo produttivo non fosse nocivo per l’ambiente. Per risparmiare l’energia per la climatizzazione artificiale, gli spessori di isolante possono superare anche i 30 cm. - SCHERMI SOLARI
Per difendere l’abitazione dai raggi solari che aumentano significativamente il carico termico estivo, è bene predisporre dei semplici sistemi per la protezione dal sole. Tende interne, pergole bioclimatiche e pareti in alluminio, che nella loro semplicità, possono fare molto per ridurre il carico termico e di conseguenza, l’energia impiegata per la climatizzazione. Dovranno essere regolabili in modo da consentire in inverno il voluto passaggio dei raggi solari. - TECNOLOGIE PER IL RISPARMIO ENERGETICO
Qualora tutte le soluzioni di climatizzazione passiva non bastassero per rendere un semplice edificio una bioarchitettura, si potrebbe integrare nell’ edificio un impianto fotovoltaico, eolico o di produzione di biogas. Per risparmiare sulla climatizzazione, potrebbe essere utile un impianto geotermico.
